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Frontespizio

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Pio II, Pont. Max. (Enea Silvio Piccolomini), Bulla cruciata contra Turcos "Ezechielis prophetae". 22 ott. 1463, Mainz: Johann Fust e Peter Schoeffer, dopo il 22 ott. 1463. Prima pagina. Pio II, Pont. Max. (Enea Silvio Piccolomini), Bulla cruciata contra Turcos "Ezechielis prophetae". 22 ott. 1463, Mainz: Johann Fust e Peter Schoeffer, dopo il 22 ott. 1463. Prima pagina. Herzog August Bibliothek, Wolfenbüttel (Germania)

Il frontespizio (Title page) di un libro è la pagina destra (recto) del libro che reca a stampa il nome dell'autore, il titolo dell'opera e l'editore. Il frontespizio si trova quasi sempre alla pagina 3 del libro a fronte di una pagina di solito bianca. La pagina 1 può essere bianca o accogliere l'occhiello (halftitle o bastard title), ma se questo segue le pagine bianche e occupa la pagina 3, il frontespizio può slittare a pagina 5.

In alcuni casi, specie nei libri d'arte, il frontespizio può estendersi alla pagina 2 e presentarsi sulla doppia pagina aperta. In altri casi, soprattutto in presenza di traduzioni di opere classiche da una lingua straniera o in caso di una ristampa anastatica o meno può presentarsi al lettore un doppio frontespizio, che si svolge a fronte nelle pagine 2 e 3. La stessa situazione può essere risolta tuttavia in alcuni casi favorendo la ripetizione del frontespizio su due pagine destre successive e occupare in tal caso le pagine 3 e 5.

Il termine frontespizio dal tardo latino frontĭspĭcium composto di frons 'fronte' e di specĕre 'guardare' (De Mauro) indica «ciò che sta davanti, la parte che si vede del tutto» a somiglianza del frontespizio in architettura, sostenendo etimologicamente la funzione svolta dal frontespizio come prima e più importante pagina del libro, dimostrando il valore accessorio della copertina e la sua estraneità alle parti del libro, almeno in quello delle origini.

I primi esempi di frontespizio in senso moderno, affermatisi definitivamente nel Cinquecento, risalgono al 1480. Maria Gioia Tavoni segnala un 'protofrontespizio' risalente al 1463, stampato in folio a Magonza proprio da Fust e Schoeffer, l'uno il socio di Gutenberg e l'altro suo principale collaboratore, nella Bulla cruciata contra Turcos "Ezechielis prophetae" del papa Enea Silvio Piccolomini (vedi immagine).

Il frontespizio contiene i principali elementi identificativi del libro: autore / autori, eventuale curatore o direttore della collana o  dell'opera, titolo completo dell'opera, eventuale sottotitolo, eventuale numero del volume, editore. In esso a seconda dei casi possono inoltre trovare posto notizie in genere riportate nel colophon: nome del traduttore, nome dell'illustratore, autore della presentazione, titolo della collana, titoli delle opere raccolte, Nuova edizione, Edizione riveduta e corretta, luogo e data di pubblicazione, marca dell'editore.

A seconda del tipo di libro e delle scelte grafiche, può in alcuni casi essere assente l'editore e in casi eccezionali (per esempio nel caso di guide turistiche e di materiali di presentazione) può omettersi anche l'autore che viene menzionato a parte, per esempio nel colophon, con la dicitura «testi di...». In ogni caso nel frontespizio si conterrà almeno il titolo del libro. Secondo le consuetudini di stampa in Italia il nome dell'autore precede  in generale il titolo, ma quando segue è spesso preceduto dalla preposizione <di>. Se gli autori sono più d'uno gli autori saranno esposti in ordine alfabetico, se possibile su una sola riga, oppure in ordine di età o in rapporto al volume dei rispettivi contributi o in relazione alla notorietà o all'autorità di cui godono, secondo gli accordi presi dagli autori stessi.

Nei volumi collettanei redatti sotto la guida di un curatore l'elenco degli autori può essere riportato nel frontespizio o può anche essere omesso in favore di un elenco degli autori posti alla fine o anche all'inizio del volume. Il nome del / dei curatore / i è generalmente preceduto dalla dicitura <a cura di> con <a> quasi sempre minuscola. Il nome del traduttore è preceduto dalla dicitura <Traduzione di>, quello dell'illustratore dalla dicitura <Disegni di> o <Illustrazioni di> oppure <Illustrato da>. Nei casi in cui si debba menzionare l'autore della presentazione, si adottano diciture del tipo <Presentazione di>, <Introduzione di>, <Con una presentazione di>.

Letto 22334 volte Ultima modifica il Domenica, 11 Novembre 2012 19:50
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