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Parti e sezioni

Scritto da Giovanni Pallotta il . Pubblicato in Testo o corpo del testo.

Le Parti o Sezioni sono suddivisioni primarie del testo che individuano le unità logiche costitutive del testo e ne presentano organicamente i contenuti. 

Le parti sempre numerate, eventualmente accompagnate da un titolo e se necessario anche da un sottotitolo, si presentano generalmente su pagina destra (recto), con la successiva pagina sinistra (verso) bianca oppure illustrata. Per motivi di spazio è possibile avere parte e capitolo sulla stessa pagina.

Le pagine che indicano l'inizio di una parte o di una sezione devono essere incluse nella numerazione come le altre pagine di testo, ma vanno trattate alla stregua di pagine bianche evitando che i numeri possano apparire sia sul recto che sul verso. Le parti sono divise in capitoli ed è buona norma avere per quanto possibile delle parti coerenti, di uguale lunghezza. Il capitolo che segua una parte o una sezione comincia sul recto (pagina dispari). Secondo il Chicago Manual of Style una parte può essere creata se contiene almeno due capitoli, ammettendo la possibilità di avere parti con un solo capitolo solo per parti introduttive e conclusive.

I sostantivi parte e sezione si trovano, se scritti in alto e basso (maiuscolo e minuscolo), quasi sempre con iniziale maiuscola.

È consuetudine numerare con gli ordinali le parti e le sezioni: Parte I, Parte II, Sezione I, Sezione II ecc, in cui il numerale può essere anche sciolto, Parte prima, Sezione prima, Parte seconda, Sezione seconda ecc. Ma si possono trovare con discreta frequenza soprattutto nei testi di narrativa anche i numeri arabi (Parte 1, Parte 2 ecc.) che per problemi soprattutto di eufonia non si trovano sciolti altrettanto spesso (Parte Uno, Parte Due ecc.).

Come macrodivisione, parti e sezioni possono esistere anche in assenza di richiami e denominazioni specifiche: il titolo di sezione in pagina nuova che preceda un certo numero di capitoli costituisce di fatto una parte anche se non specificata come tale.

Nella compilazione di indici e sommari e nei rimandi alla parte nel testo è consuetudine comune non citare il numero di pagina.

Quando parte e sezione sono usati come sinonimi sono posti a indicare indifferentemente con nomi diversi stesse divisioni concettuali di testo: Questo libro ha una sezione di grammatica e una di esercizi (nel Vocabolario Treccani alla voce sezione). Dove non siano considerate equivalenti, è sempre la parte a includere la sezione e non viceversa; vale a dire che all'interno di ogni parte possono contenersi più sezioni: parte prima, sezione prima, sezione seconda ecc. 

La confusione purtroppo non finisce qui. Nello stile anglosassone Sezione (section) è una suddivisione interna al capitolo, quindi gerarchicamente distante dalla parte (Ritter : p. 15), anche se il Chicago Manual of Style ammette in alternativa l'uso di section come equivalente di part.

Inoltre in campo informatico nei software di impaginazione, per esempio in InDesign, la sezione sta a indicare un gruppo qualunque di pagine che è possibile distinguere dal resto delle pagine del documento attraverso numerazione e caratteristiche separate.

La divisione in parti di un testo non deve essere confusa con le parti del libro che attiene alla divisione di un volume nelle sue componenti principali, pagine iniziali, testo e pagine finali.