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Punto

Scritto da Giovanni Pallotta il . Pubblicato in Punteggiatura.

{pullquote}Uno pro puncto caruit Martinus Asello. Per un punto Martin perse la cappa.{/pullquote}Il punto, dal latino pŭnctu(m) derivato di pŭngere 'pungere', nella definizione del Grande Dizionario Italiano dell'Uso di De Mauro è «un segno grafico consistente in un minuscolo tondino» che si trova unito ad altri segni, sopra la i, sotto il punto esclamativo e il punto interrogativo, raddoppiato nei due punti e sovrapposto alla virgola nel punto e virgola. 

Il punto fermo

Usato da solo, il punto è detto anche punto fermo e ha forte valenza grammaticale: conclude una frase o un periodo e segna una pausa forte nel discorso. Nello stile giornalistico e in quegli stili sovente definiti 'nervosi' il punto sostituisce spesso la virgola, spessissimo il punto e virgola, oggi in evidente crisi di identità.

Se contemporaneamente vi è anche un cambio di argomento, richiede anche che si vada a capo.

Dopo il punto è richiesta la lettera maiuscola per una nuova frase. Non si mette però la maiuscola dopo il punto eventualmente parte di un'abbreviazione.

Una proposizione che termini con una abbreviazione puntata o con qualunque altra parola che finisca con un punto non richiede l'impiego di due punti consecutivi alla fine, ma un solo punto che svolge in questi casi una duplice funzione.

Tecnicamente il punto va battuto senza l'inserimento di alcuno spazio, come accade per gli altri segni di punteggiatura. Lo spazio invece va sempre inserito dopo il punto, tranne nei casi di lettere puntate, sigle, abbreviazioni che contengano punti. Così per esempio:

nel 79 d.C. e non nel 79 d. C.
T.A. Edison e non T. A. Edison

Altri usi del punto

Come delimitatore, il punto è variamente impiegato. Nei testi non scientifici, il punto è tradizionalmente utilizzato nella scrittura dei numeri come separatore delle migliaia, isolando le cifre tre a tre, partendo da destra verso sinistra.

12.500       2.435.000

Anche in questo caso, però, si separano solo i numeri con più di quattro cifre, lasciando indivisi i numeri fino a 9999. Così per esempio in Sergio Rizzo, Razza stracciona, Milano, Rizzoli, 2012 : 145, si trova:

Circa 4000 euro per ciascuno dei 270.000 abitanti della provincia di Siena.

Questa abitudine è probabilmente da ricondurre a un criterio di uniformità, che vuole i numeri minori di diecimila equiparati agli anni di quattro cifre nelle date, scritti normalmente senza il punto. Ma non è una regola generale: il "Corriere della Sera", per esempio (24 marzo 2013), divide regolarmente anche i numeri di quattro cifre:

... a partire dal commerciante che pagherà tra i 4.452 e i 4.676 euro;

Si tenga presente che nei testi scientifici, tuttavia, il SI Sistema Internazionale di unità di misura, al fine di evitare confusioni fra i diversi utilizzatori  raccomanda l'uso di uno spazio sottile come separatore delle migliaia e la virgola come separatore decimale.

12 500       2 435 000        3,14

È concesso l' uso del punto come separatore decimale nelle pubblicazioni in lingua inglese.

3.14

Il punto è utilizzato anche negli elenchi numerati, in alternativa al solo spazio tabulatore o, più raramente, alla parentesi tonda chiusa:

Confrontate le seguenti situazioni.

  1. In un ristorante affollato, un uomo dice al cameriere: «Guardi, abbiamo i biglietti per lo spettacolo teatrale e dobbiamo essere fuori di qui in quarantacinque minuti. Se non ci riusciamo, lo faremo sapere al suo capo».
  2. L'uomo dice al cameriere: «Abbiamo un problema. Abbiamo i biglietti per il teatro e dovremmo finire entro quarantacinque minuti. Ci può dare una mano?»

 Leonard Scheff & Susan Edmiston, La mucca nel parcheggio, Milano, De Agostini, 2011 : 60

 Anche nella scrittura di data e ora il punto si trova frequentemente usato come delimitatore nella sequenza giorno-mese-anno oppure in quella ora-minuti. Come separatore di ore e minuti è utilizzato in luogo della virgola che potrebbe dare più spesso adito ad equivoci, potendosi confondere l'orario con una grandezza decimale.

L'appuntamento è alle 17.30

Come separatore nelle date numeriche, sostituisce, direi con minore ingombro e maggiore eleganza, la sbarra obliqua o il trattino.

25.12.2000 invece di 25/12/2000 o 25-12-2000