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Formati librari

Scritto da Giovanni Pallotta il . Pubblicato in Introduzione.

Le dimensioni di un libro, e di una pubblicazione in genere, dipendono in larga misura dal formato del foglio macchina (il foglio di carta steso impiegato nella stampa), che, una volta stampato, sarà piegato più volte su se stesso dando origine a un fascicolo contenente un dato numero di pagine.

Il fascicolo è detto quartino se contiene 4 pagine, ottavo se ne contiene 8, sedicesimo se ne ha 16 e trentaduesimo se ne contiene 32. Il sessantaquattresimo, contenente 64 pagine, non è solitamente destinato alla legatura.

Formato del libro moderno

Nella tipografia moderna, i formati di stampa maggiormente utilizzati sono i formati normalizzati ISO A1 e ISO B0, nella pratica i formati noti alla tipografia come 64 x 88 e 70 x 100, con riferimento alle loro dimensioni in cm, dal momento che le macchine da stampa più diffuse si trovano ormai nel formato 70 x 100. Ma in molte tipografie, soprattutto se specializzate, sono ancora in uso molte macchine 'fuori formato' che stampano altezze di carta fino a 120 o 130 cm, specie per la stampa di libri a 1 o 2 colori. Macchine a formato più grandi, fino al 140 x 200, stampano un più alto numero di pagine sullo stesso foglio senza effetti sulle dimensioni finali.

I formati del libro che ne discendono sono contenuti nella gran parte dei casi fra i formati ISO A4 e ISO A6. Formati più grandi sono riservati a enciclopedie, volumi di pregio e di rappresentanza, pubblicazioni speciali.

Il formato di libro più comune stampato dal foglio 70 x 100 è il 17 x 24 cm, spesso portato a 16,5 x 24 se vi sono immagini stampate al vivo. Questo formato consente di posizionare 32 pagine in un foglio. Di solito, anche in previsione della successiva legatura del volume, si preferisce impaginare in maniera che stampando in bianca e volta il foglio 70 x 100 risulti diviso in due metà uguali con 16 pagine ognuna, ciè in due sedicesimi.

Dal formato 70 x 100 si ricava stampando in dodicesimi anziché in sedicesimi il formato quadrato 22 x 22 cm, adatto a libri di fotografia, cataloghi di mostre, edizioni di piante, volumi illustrativi di oggetti riprodotti in dettaglio. Inoltre, su questo foglio è possibile impostare libri di formato superiore all'A4 senza perdite di carta fino al 24 x 33, per il quale ricaveremo 8 pagine da un foglio 70 x 100, cioè 4 per facciata.

Dal foglio 64 x 88 si ricavano due formati principali: il 21 x 30, praticamente l'A4, e la sua metà, il 15 x 21 cm. Da quest'ultimo formato facendo scarti a volte anche di un certo peso si estraggono formati più snelli adatti alle edizioni tascabili e ai libri di narrativa, ad esempio uno standard come il 13 x 20 e simili.

Come esempio, si vedano le nuove collezioni ET Einaudi Saggi (2007-2008) 135 x 219 mm, oppure Einaudi Classici (2008) 120 x 195 mm. A questa stessa famiglia appartengono anche i Tascabili Bompiani (2010) 130 x 185 mm o con dimensioni ancora minori i libri di narrativa di Sellerio: 10,5 x 14,5.

Tutti i formati descritti, con la base minore o uguale dell'altezza, suppongono implicitamente la rilegatura sul lato lungo, che conferisce loro un orientamento 'verticale'. I libri legati sul lato corto, ad orientamento orizzontale, si dicono con rilegatura ad album.

Formato del libro elettronico: l'ebook

Con la diffusione dei testi elettronici e la possibilità di leggere un libro direttamente a video senza necessità di stamparlo su carta si sono andate affermando di pari passo le regole per il confezionamento dei file e i dispositivi e i pacchetti software in grado si leggerli. Curiosamente il termine formato ritorna in questo caso nell'italiano mediato dalla lingua inglese che ha adottato il vocabolo format in campo informatico per indicare l'insieme di regole e di specifiche che deve osservare un file con un'estensione data. Il termine è stato poi reimportato in italiano con lo stesso significato e riadattato alla nostra lingua, cosa non difficile data la comune origine latina di entrambe le voci format e formato. E infatti l'Oxford Advanced Learner's Dictionary - 8th Edition alla voce format dà «the way in wich data is stored or held to be worked on by a computer» e per quanto riguarda l'etimologia aggiunge «mid 19th cent.: via French and German from Latin formatus (liber)».

Sotto la voce generica ebook, o anche e-book, coniata analogicamente su e-mail come contrazione di electronic book, si raccolgono formati di file diversi, con estensioni che vanno dal .txt  al .pdf, al .mobi e al .epub, con la comune caratteristica di individuare una pubblicazione elettronica o digitale, vale a dire un di testo destinato alla lettura e alla diffusione su un dispositivo elettronico fisso o portatile.

Gli ebook possono dividersi grossolanamente in due grandi categorie: formati in cui dimensioni del foglio, margini, dimensioni del testo, interlinea ecc. sono codificate nel file, e formati in cui, ad onta dei termini, dimensioni, margini, interlinea ecc. sono parametri fluidi, dipendenti dal dispositivo.

Questo secondo gruppo accoglie istanze e criteri dei linguaggi strutturati — XML e XHTML per la gran parte — che vogliono si trattino separatamente, su piani diversi, forma e contenuto. Il principio seguìto è che lo stesso testo (contenuto) possa essere presentato in molti modi diversi (forma) senza comprometterne la struttura, ma semplicemente modificando l'insieme dei parametri che ne determinano l'aspetto, generalmente gestiti a parte in un foglio (cosiddetto) di stile. Possiamo immaginare il contenuto come l'acqua che cambia forma a seconda del recipiente che la contiene senza che la quantità subisca variazioni di sorta.

Pdf, doc ecc.

Il pdf, acronimo di portable document format, introdotto da Adobe nel 1993, fu creato con l'intento come dice il nome di poter leggere lo stesso file su piattaforme diverse, senza dover essere necessariamente in possesso del software eventualmente utilizzato per la sua creazione. Il pdf è dunque un documento crossplatform indipendente dal sistema operativo, dal software e dai caratteri utilizzati. Il pdf in seguito è diventato lo standard in tipografia, nella conservazione documentale, nello scambio e nella diffusione di documenti. 

La caratteristica principale di un file pdf, come si comprende facilmente, è la capacità di replicare fedelmente il documento di partenza. Un libro in pdf non è perciò indipendente dalle dimensioni, anzi le riproduce esattamente nel formato, nei margini, nel carattere, nel corpo del carattere nell'interlinea.
Se il pdf è stato costruito a partire dal documento originale si parla di solito di true pdf. Se il pdf invece raccoglie le pagine del libro acquisite attraverso uno scanner o una macchina fotografica e rimesse in ordine secondo la sequenza del libro si parla allora di scan pdf. Alle scansioni si può applicare la funzione OCR di riconoscimento testi in modo da abilitare le funzioni di ricerca testo e conservare contemporaneamente l'aspetto originario della pagina.

Anche altri formati provenienti da elaboratori testi o software di impaginazione possono essere considerati editoria elettronica. E' il caso dei file di Microsoft Word, Adobe Framemaker e tutti quei pacchetti che prevedono la distribuzione di un software gratuito per la visualizzazione dei documenti creati con un'estensione data.

 Epub, mobi (prc) e altri

Tra i formati per così dire 'senza forma', troviamo in primo luogo l'ePub, (abbreviazione di electronic publication, "pubblicazione elettronica") indifferentemente detto anche EPub, epub, o EPUB, certamente il formato che ha conquistato maggiore popolarità nel minor tempo. Epub è un open standard basato su XML indicato per la pubblicazione di libri elettronici (eBook) o, meglio, digitali. Dal settembre 2007 è lo standard ufficiale dell'International Digital Publishing Forum (IDPF), un organismo internazionale non profit al quale collaborano università, centri di ricerca e società che lavorano in ambito sia informatico che editoriale. Dall'ottobre 2011 il formato epub è stato aggiornato alla versione 3, con il supporto di HTML5 e Javascript.

Il formato kindle di Amazon non è altri che un file .mobi (o in maniera equivalente anche .prc, Palm Resource Compiler) con la personalizzazione di alcuni parametri, un software lettore di ebook creato da Mobipocket, società francese fondata nel 2000 e acquistata da Amazon nel 2005, destinato ad essere implementato su dispositivi mobili, PDA, smartphone, cellulari, ebook reader. La diffusione di questo formato si deve soprattutto alla politica di Amazon che ha abbassato enormemente il costo del lettore nel tentativo di imporre definitivamente il suo formato come standard. Infatti il maggior limite della famiglia dei lettori Kindle consiste proprio nell'impossibilità di leggere contenuti epub.

Fra i formati 'liquidi' non si può tralasciare l'html puro, la pagina web come la si conosce attraverso il browser, il quale in molti casi diventa efficace lettore di libri elettronici: è il caso dei testi disponibili per esempio su Bibliotheca Augustana o su Intratext, dove peraltro la lettura è assistita da un superbo servizio di concordanze.

Per la conversione fra formati e la lettura su pc, il software che vanta i maggiori consensi è Calibre.

Per una comparazione fra i numerosi formati digitali disponibili, consultare la pagina Wikipedia Comparison of e-book formats.

Formato del libro antico

Prima dell'introduzione dei formati normalizzati ci si riferiva al formato del libro con una terminologia derivata dalla classificazione del libro antico, basato sulle piegature subite dal foglio di stampa. L'indicatore numerico adottato convenzionalmente per  il formato (2°, 4°, 8°, 16°, ecc.) sta ad indicare le pagine (propriamente i fogli) contenute nel foglio steso, e in legatoria è terminologia corrente ancora oggi. Non è sempre semplice stabilire il formato del libro antico, che richiede dunque di risalire alla forma di stampa (il foglio steso) e determinare il numero delle pieghe. Per far questo ci si aiuta studiando la posizione della filigrana, o dei filoni e delle vergelle.
Nel volume in-plano il foglio stampato viene rilegato senza essere piegato: è detto anche formato atlantico. Nel volume in-folio il foglio  viene piegato in due (una piegatura) dando luogo a un quartino, quattro pagine. Nel volume in-quarto in foglio subisce una piegatura in più: due piegature, 8 pagine. In generale, detto p il numero di pieghe, il numero di pagine prodotto sarà uguale a 2p+1. Maggiore è il numero di pieghe, più piccole e numerose saranno le pagine prodotte, a parità di dimensioni del foglio iniziale.

In-plano  1 foglio  2 pagine   
In-folio 2 fogli 4 pagine altezza > 38 cm 
In-4° 4 fogli 8 pagine altezza tra 28 e 38 cm
In 8° 8 fogli 16 pagine altezza tra 20 e 28 cm
In 16° 16 fogli 32 pagine  altezza tra 15 e 20 cm
In 24° 24 fogli 48 pagine  altezza tra 10 e 15 cm 
In 32° 32 fogli 64 pagine altezza < 10 cm